Prevenzione odontoiatrica per i bimbi del Mozambico
Sono stato in Mozambico per un’esperienza di viaggio vacanza alternativa spinto dalla curiosità di visitare luoghi e persone che mia figlia Beatrice già conosceva per la sua collaborazione con i padri missionari della congregazione della Sacra Famiglia. Con mia moglie Lina, un medico, un sacerdote ed un gruppo di giovani siamo partiti per il Mozambico, con entusiasmo, curiosità e perché no anche un po’ di timore e preoccupazione .
L’entusiasmo che sta in noi quando ci approcciamo a qualcosa che abbiamo desiderato da tempo, la presenza e la disponibilità in chi è venuto a prenderci in aeroporto, hanno reso questi momenti molto felici e ben auguranti. Ma qualcosa di emozionante e meraviglioso è stato ammirare lo sguardo, le corse, gli abbracci di chi tra di noi e tra di loro si è incontrato dopo un anno o due. Un’esplosione di felicità, per la quale non devi chiederti il perché, ma devi compiacerti di poter essere lì in quegli istanti. Il trasferimento e l'arrivo alla missione di Marracuene, sede del nostro viaggio, ci hanno mostrato quanta diversità esiste tra la nostra realtà sociale e la loro. Se dovessi fare una istantanea per descrivere con superficialità quello che mi ha colpito, provate ad immaginare una città o un paese nostro negli orari di punta con centinaia di auto che circolano per le strade tutte nella stessa direzione, e dall’altra parte centinaia di persone che camminano su sentieri sterrati senza ordine apparente.
Nei giorni successivi abbiamo goduto di accoglienza tanto cordiale quanto sincera, siamo stati accompagnati nella conoscenza del loro modo di essere e di vivere, condiviso esperienze con i missionari e con i giovani del posto. Ognuno di noi si è reso disponibile e ha partecipato alle attività interne ed esterne alla missione svolgendo mansioni dalle più semplici a quelle specialistiche. Per parte mia, essendo io odontoiatra, ho attivato con mia figlia Beatrice un progetto di prevenzione odontoiatrica che è iniziato con visite clinico-diagnostiche ai 60 bimbi orfani del collegio San Josè all’interno della missione.
I piccoli pazienti sono stati schedulati ed è stato fatto un programma di prevenzione e di cura per quei bambini che ne avessero necessità. Non avendo all’interno della missione disponibilità di mezzi e attrezzature per le cure necessarie, tramite i padri missionari abbiamo preso contatti con un centro odontoiatrico che ha sede nella alla periferia della capitale, nel territorio di Zimpeto, all’interno di un centro assistenziale per bimbi con disabilità psicofisica, Opera Dom Orione (piccolo Cottolengo). Insieme ad amici abbiamo iniziato una raccolta fondi per finanziare le cure dei bimbi orfani del collegio San Josè. La somma raccolta verrà indirizzata per la parcella dei professionisti ed in parte per il centro Dom Orione per la gestione dei bimbi seguiti nel loro centro.
Allo stato attuale tutti i bimbi sono stati curati ed è iniziato un percorso di prevenzione per la salute orale che spero di portare avanti con l’aiuto di tanti amici, fino a quando un giorno si potrà autogestire.